Dunque c’è un nuovo motore di ricerca in città. Cuil è stato lanciato ufficialmente oggi su iniziativa di tre ingegneri ex Google che hanno messo sul tavolo 33 milioni di dollari provenienti da un finanziamento in venture capital.
A parte l’aspetto grafico accattivante (bello il blu della scritta sullo sfondo nero) Cuil punta molto sull’ampiezza dell’indice: 120 miliardi di pagine, (Search 121,617,892,992 web pages per l’esattezza, in questo momento). Come dicono sul sito i fondatori: “Tre volte quelle indicizzate da Google e dieci volte quelle indicizzate da Microsoft”. (Naturalmente in Google si sono affrettati a spiegare che il numero assoluto di pagine indicizzate non è che sia un valore proprio così importante…)
Qualche novità anche nel modo di presentare i risultati (con uno lo stile definito, “da rivista”), con la possibilità di organizzarli in due o tre colonne, con le immagini accanto al titolo del risultato. Sulla colonna di destra, un menu aiuta a ridurre la portata della ricerca, navigando fra sottoinsiemi.
Un’altra differenza promessa da Cuil è la selezione e la gerarchia dei risultati in base a una valutazione dei contenuti e non in base a quella che i fondatori del nuovo search engine chiamano la “popolarità” (vale a dire il PageRank di Google).
Nel comunicato stampa, Cuil parla di analisi “del contesto di ciascuna pagina e dei concetti che stanno dietro a ciascuna query”.
Infine, Cuil promette di non essere impiccione come Google: quindi niente conservazione (quasi) eterna delle ricerche dell’utente.
Nonostante il rumore che sta creando Cuil (che su pronuncia cool) fra chi si interessa di ricerche sul web, difficile per ora pensare che questa iniziativa possa rappresentare una vera minaccia per Google.
Comunque, teniamolo d’occhio Cuil. Cominciando, per esempio, ad aggiungerlo ai motori di ricerca accessibili dalla barra di Firefox (il link si trova in basso a sinistra sulle pagine dei risultati).
Fonte: Mytech
Nessun commento:
Posta un commento